La basilica , o cattedrale, di San Marco , è il fulcro della città di Venezia, ecco a voi questa magnifica opera architettonica: è stata costruita nel IX secolo, dopo il trafugamento delle spoglie del Santo da Alessandria d´Egitto; sotto il dogato di Domenico Contarini (1063), fu intrapresa la ricostruzione dell´antica basilica.
Le strutture basilicali di origine ravennate dell´antica chiesa vennero inglobate e trasformate in un nuovo e assai più ampio edificio che si modellò sul tempio bizantino dei SS. Apostoli a Costantinopoli di epoca giustinianea, ma rinnovato nel periodo macedone, tra il IX e l´XI secolo.
Durante il dogato di Domenico Selvo (1071-1084) ebbe principio la decorazione musiva della basilica e nel 1094 viene consacrata, mentre due anni dopo, nel 1096 la basilica è terminata nelle strutture.
Nei secoli XII e XIII viene eseguita la maggior parte dei mosaici marciani : tra la fine del XI secolo e il principio del XII c´è la prima fase della decorazione marciana, caratterizzata da prevalenti influssi della corrente monastica dell´arte bizantina.
Successivamente al 1150 seguì il rifacimento delle cupole della Pentecoste e dell´Emmanuele , in cui lo stile "antico" bizantino viene trasposto in un accentuato linearismo.
Intorno al 1230-50, in alcune delle storie della Passione lo stile puramente greco è interpretato in senso romanico, grazie alla nuova funzione della linea che circoscrive le figure in atteggiamenti patetici e contorti.
Ci furono modifiche, riprese, integrazioni, per quanto riguarda i mosaici, dopo gli incendi del 1106 e del 1230.
Nel XIII secolo vengono effettuate le Storie della Genesi, Storie di Noè, Abramo, Giuseppe delle cupolette e delle arcate dell´atrio, l´altare del presbiterio è ornato da un ricco ciborio sorretto da colonne istoriate, avviene l´attuale coronamento della facciata, con pinnacoli gotici e tabernacoli contenenti statue.
Risale al 1537 la Loggetta del Sansovino su cui si appoggia il campanile.
La chiesa assolve prima di tutto il compito urbanistico di costituire il limite-colore di una piazza quadrangolare aperta verso il mare lungo la tangente della sua facciata non è visibile dalla laguna, ma solo da terra.
è a croce greca, con 5 cupole, 4 sui bracci e una al centro, ed è preceduta da un atrio che circonda tutta la parte occidentale. Nonostante l´adozione di tale tipo di pianta la Chiesa assunse in parte uno sviluppo basilicale per la riduzione del braccio terminale con triplice abside, il maggior diametro delle cupole di navata e l´avanzamento del braccio anteriore circondato su tutti e tre i lati da un portico, nella cui ala destra venne in seguito ricavato il battistero.
è un monumento unico , che ci offre l´immagine più viva e immediata della Venezia medievale , cioè della città che fu per secoli " la porta dell´Occidente aperta sull´Oriente ", costituendo al tempo stesso l´elemento dominante della mirabile composizione urbana della piazza.
Il severo paramento esterno della basilica è a cortine di mattoni con nicchie sovrapposte, venne rivestito dalle colonne, i capitelli, le transenne, i plutei e le sculture, provenienti da Bisanzio. La decorazione esterna è ricca, varia e complessa, formata da lastre e colonne di marmi policromi, bassorilievi e mosaici.
Al suo interno il motivo dominante consiste, come in una chiesa bizantina, nella successione delle ariose cavità delle cupole, rutilanti di mosaici con sfondo d´oro .
L´atrio, diviso in campate da archi acuti, è sormontato da cupolette rivestite da splendenti mosaici di gusto veneto-bizantino (1220-(1220-50) con storie del Vecchio Testamento .
L´interno è a croce greca, con cinque cupole poggianti su grandi arconi a botte; ciascun braccio è diviso in tre navate da colonnati che sostengono i matronei.
Le cupole, la parte alta delle pareti, i sottarchi delle navate sono interamente ricoperti di mosaici, in larga parte dei sec. XII-XIII (con rifacimenti posteriori), che costituiscono una significativa sintesi dell´iconografia bizantina.
Il presbiterio, rialzato, è sormontato dall´altare, ornato da un ricco ciborio sorretto da colonne istoriate (forse del sec. XIII).
Dietro l´altare è la celebre pala d´oro, splendido esempio di oreficeria veneto-bizantina (sec. X-XIV), formata da riquadri a lamina d´oro ornati di smalti e montati in una finissima cornice.
Nell´abside si apre la porta bronzea della sacrestia, fatta da Sansovino.
Un mix di architettura che vale la pena di vedere almeno una volta nella vita.
Festa del Santo patrono :
Il 25 aprile si festeggia San Marco , il patrono della città.
Anticamente in questa giornata si svolgeva in piazza una famosa processione alla quale partecipavano autorità religiose, civili e rappresentanti delle arti.
Ancora oggi San Marco si festeggia con una processione in Basilica .
Tra i veneziani è estremamente diffusa la consuetudine di donare in questa giornata un bocolo, un bocciolo di rosa alle donne che più si amano.
www.basilicasanmarco.it