Viterbo (VT) è una città di 60.806 abitanti, capoluogo dell´omonima provincia. Conosciuta in tutto il mondo come la Città dei Papi , è situata al centro della provincia, a ridosso dei Monti Cimini e vicina al Lago di Vico ed anche a quello di Bolsena . In provincia di Viterbo si trovano centri molto importanti come Soriano nel Cimino, Civita Castellana e Tarquinia.

Netta la differenza urbanistica fra il centro storico di stampo prettamente medievale e la periferia caratterizzata da palazzi di concezione moderna.

Appena fuori del centro di Viterbo ci sono le rinomate Terme dei Papi e la sorgente termale del Bullicame , citata anche da Dante Alighieri nel canto XIV dell´Inferno , che alimenta la grande piscina natatoria della Terme dei Papi e varie "pozze". Altre sorgenti, tutte appartenenti al bacino del Bullicame alimentano altre "pozze" disseminate nella campagna circostante. Nella immediate vicinanze della città c´è la necropoli etrusca di Castel d´Asso, e ad appena nove chilometri le rovine della "splendidissima" Ferento.

Il centro di Viterbo offre numerosissime oltre che importanti opere d´arte. La più famosa è certo il Palazzo dei Papi , costruito fra il 1255 e il 1266 sul colle di San Lorenzo per proteggere il pontefice, con la celebre loggia formata in un solo lato da sette archi sorretti da esili colonnine binate che si intrecciano formando una elegante trabeazione. Dalla loggia si entra nella grande Sala del Conclave , teatro della famosa elezione di papa Clemente X.

Accanto al Palazzo dei Papi sorge anche il Duomo cattedrale, dedicato a San Lorenzo . Poco distante da piazza del Duomo si estende il vecchio quartiere medievale , conservato quasi integro, di San Pellegrino. Interessante anche la Piazza del Plebiscito, meglio conosciuta dai Viterbesi come " Piazza del Comune " dove ha sede il Municipio e la Prefettura. A lato del Corso, la Chiesa di Santa Rosa, edificata su una piccola altura accanto alla casa della patrona di Viterbo. Degni di menzione anche la Piazza della Rocca, Piazza Fontana Grande, la torre del Branca detta della Bella Galliana vicino alla Porta Faul, le mura con le 2 porte principali (Porta Romana e Fiorentina). Antichissima è la chiesa di San Silvestro.

La Chiesa di Santa Maria Nuova è una delle più antiche di Viterbo: risale, infatti, al 1080. Fu edificata sui resti di un tempio dedicato a Giove Cimino, la cui testa scolpita (che molti credettero in passato raffigurasse Gesù) si sporge sopra il portale. In un angolo esterno dell´edificio, figura un pulpito in pietra cui si accedeva tramite una scala di legno. Da esso predicò, nel 1266, San Tommaso d´Aquino. All´interno è conservata una collezione di pittura viterbese del periodo che va dal XIV al XVI secolo. Nella navata di sinistra, in fondo, si trova un pregevole trittico bizantino del 1180 di cuoio che raffigura il Cristo. Le navate laterali presentano un soffitto retto da capriate lignee e decorato da formelle in ceramica. Nel Battistero da notare l´affresco con i Santi Giovanni Battista, Girolamo e Lorenzo, di Antonio del Massaro da Viterbo detto il Pastura, affine per alcuni aspetti ad Antoniazzo Romano e per altri al Perugino. A un lato dell´altare maggiore, è posto un ingresso all´antica cripta paleocristiana. Una scala posta all´esterno dell´abside conduce ad un chiostro, erroneamente definito "longobardo". Il chiostro è rimasto sepolto e sconosciuto fino agli anni ´80 (non esistevano riferimenti o testimonianze che ne suggerissero l´esistenza), finché il crollo di un´ala del refettorio non ha condotto alla sua scoperta.

Fuori dal centro ma sempre nel territorio comunale importantissima è la Necropoli di Castel d´Asso , la prima ad essere scoperta cronologicamente, e si suppone a suo tempo la più vasta. A due chilometri da Viterbo, uno dei più notevoli esempi di arte rinascimentale italiana: la Basilica della Madonna della Quercia , primo monumento nazionale viterbese; sulla facciata maestosa si possono ammirare tre lunette di Andrea della Robbia, all´interno della chiesa pitture di fra Bartolomeo della Porta, soffitto a cassettoni della navata centrale, progettato da Antonio da Sangallo il giovane, tempietto di Andrea Bregno. Nella frazione di Bagnaia, importantissima è la Villa Lante , definita dal Sitwell: One of the most beatiful places in the world .

Particolari della città sono anche le numerose gallerie sotterranee scavate nel tufo, che mettono in comunicazione gran parte degli edifici del centro storico. Oggi sono utilizzate come cantine; sono state utilizzate ancora nella Seconda guerra mondiale come rifugio della popolazione durante i bombardamenti aerei che colpirono duramente la città nel 1943-44.

Da non dimenticare infine il grandioso Presepe , oggi presso il Museo Civico , opera del pittore viterbese del XV secolo Antonio del Massaro, detto il Pastura .